Il programma “Prenotazioni zero rischi”, cos’è?

OTA

Alcune OTA hanno una modalità di prenotazione cosiddetta “zero rischi” per cui, anche se la vostra finestra di cancellazione è larga (per esempio ad agosto 30 giorni), viene presentata al cliente la camera come “cancellazione libera” fino all’ultimo. Se il cliente cancella, si impegnano a trovarvi un nuovo cliente o a pagarvi il costo della camera (più o meno…).

Perché vi consigliamo di non utilizzarla e vi chiediamo di rimuoverla se la state utilizzando

1) In pratica questa modalità altro non è che un ALLOTMENT MASCHERATO. L’OTA mette una bandierina sulla vostra camera in alta stagione perché i clienti prenotano subito attratti dalla cancellazione libera. Poi continua a sostituire il cliente sino all’ultimo. Vi occupa la camera e ci mette dentro chi vuole. Nel turismo questa pratica ha un nome e si chiama allotment. Dareste un allotment ad un’OTA per le due settimane centrali di agosto? No. E allora non concedetegli nemmeno la “zero rischi”.

2) Le tariffe non sono trasparenti. Può succedere che l’OTA prenoti una camera con tariffa piena e poi all’ultimo minuto cancelli la camera e la sostituisca con una prenotazione a tariffa scontata Genius oppure single use. Ecco che i rischi, da zero, diventano più tangibili.

3) Tutto il giro delle prenotazioni è molto complicato da leggere. In pratica non riuscite mai a capire se una camera è a vostra disposizione o no. Se ricevete una cancellazione per una “zero rischi” e ci mettete dentro un vostro ospite chiudendo poi la disponibilità sull’extranet o sul channel, il rischio è altissimo di avere un overbooking. Anche per noi come channel manager, è una fonte di confusione molto alta. In generale, non ci assumiamo responsabilità sulle prenotazioni zero rischi perché sono fuori dal nostro controllo.

4) Il cliente si abitua a condizioni di cancellazioni totalmente libere. Quest’anno le ottiene con l’intercessione dell’OTA. Un giorno le pretenderà da voi.

5) Il vantaggio è minimale: la maggior parte di queste “zero rischi” vanno ad impattare su periodi di altissima stagione, dove in ogni caso lo zero rischi ve lo fate da soli perché avete cento telefonate al giorno che vi chiedono una camera. Non ci credete? Provate a vedere quante “zero rischi” vi arriveranno per la terza settimana di novembre.

In conclusione

Vi suggeriamo di non aderire alla modalità “zero rischi” o di disdirla immediatamente dalla sezione Struttura e poi Condizioni, andando in fondo sino alla sezione “Prenotazioni zero rischi”, se per caso o per sfortuna l’avete sottoscritta.

Confindustria Alberghi scrive una lettera aperta alle OTA

Comunicato Stampa – 01/04/2020

 https://www.alberghiconfindustria.it/tema/stampa-comunicazione/notizia/36191/confindustria-alberghi-scrive-una-lettera-aperta/

Care Booking ed Expedia, care OTA,

sono giorni molto difficili quelli che stiamo vivendo. Mai come ora la bellezza delle nostre città, dei nostri paesi, delle nostre comunità è sotto gli occhi di tutti. Il nostro mondo è avvolto in una calma surreale interrotta solo dalle voci, a volte dalla musica, che esce dalle case. Le piazze, le strade sono vuote e silenziose. Una bellezza struggente che oggi nessuno può vivere ma si può solo guardare. Il turismo in Italia oggi è chiuso.

Le nostre strutture hanno chiuso i battenti con la paura di non sapere quando poter riaprire. Le nostre persone, i nostri cari stanno affrontando con rigore e coraggio un presente difficile e guardano al futuro non senza paure e incertezze.

Una situazione complicata che sta mettendo a dura prova il Paese, le sue imprese, le sue famiglie, il suo sistema sanitario. Siamo sicuri però che sapremo ripartire e, forti di una comunità che si è ritrovata unita nell’affrontare difficoltà e paure, lo faremo con grande impegno e determinazione in tutti i settori. Tanto più nel turismo, che della bellezza dei nostri luoghi e delle nostre comunità vive.

Ma sappiamo che non sarà facile e che avremo bisogno dell’aiuto di molti, anche di chi, fino ad oggi ci ha considerato come una merce che si mette e toglie da uno scaffale secondo la logica decisa da un algoritmo.

Oggi siamo consapevoli di non potere e non volere essere più solo una merce, intorno a noi ruota ben più del 15% del Pil nazionale e una quota anche maggiore dell’occupazione di questo Paese. Rimettere in moto questa macchina sarà fondamentale per le nostre famiglie, ma anche per l’Italia.

Noi siamo pronti a fare la nostra parte, siamo sicuri che tutta questa meraviglia e bellezza tornerà ad essere condivisa con il mondo, ma vogliamo avere dei partner che facciano business con noi, non su di noi.

Abbiamo bisogno di rispetto, trasparenza, chiarezza nei contratti, condizioni eque, rispetto delle regole. Un percorso da costruire insieme anche lavorando ad iniziative comuni, che potrebbe partire da una proposta già per i prossimi mesi.

Apriamo le nostre strutture ai clienti italiani e fissiamo insieme a voi una commissione simbolica che ci permetta di tenere in equilibrio le esigenze di sopravvivenza delle nostre imprese e offrire a chi come noi ha affrontato questi mesi così difficili, la possibilità di ritrovare un po’ di pace e di serenità.

Lavorando insieme e facendo dei sacrifici, faremo ripartire il turismo nel nostro Paese.