I link della settimana (fino al 31.10.21)

Ecco alcuni link che abbiamo scelto per voi dal mondo del turismo.

Buona lettura!

“The more that you read, the more things you will know. The more that you learn, the more places you’ll go.”

― Dr. Seuss, I Can Read With My Eyes Shut!

Consultazione pubblica – iniziativa sugli affitti di breve durata (UE)

Consultazione pubblica
Periodo per l’invio dei commenti
16.09.21 – 14.10.21  (mezzanotte (ora di Bruxelles))

Sommario

L’iniziativa mira a sviluppare una crescita responsabile, equa e affidabile degli affitti di breve durata, nel quadro di un ecosistema turistico equilibrato. Mira inoltre a garantire condizioni di parità per tutti i prestatori di servizi di alloggio e a rispondere alle numerose richieste delle parti interessate per un’azione a livello dell’UE in questo settore. Ciò comporterà l’offerta di soluzioni equilibrate per le città, le piattaforme e i prestatori – privati e professionisti – di servizi di locazione a breve termine, apportando nel contempo benefici in particolare alle piccole e medie imprese.

La Commissione vorrebbe conoscere il tuo parere

I commenti saranno prese in considerazione per sviluppare e perfezionare ulteriormente l’iniziativa. Per fare dei commenti:

Airbnb e transparenza: ultimatum dalla Commissione Europea

La Repubblica riporta il 16 di luglio che la multinazionale americana Airbnb è stato chiesto dalla Commissione Europea di adeguarsi alle norme europee e di mostrare sul proprio sito il prezzo complessivo che il cliente deve pagare.

Leggete l’articolo completo qui:

http://www.repubblica.it/economia/2018/07/16/news/prezzi_opachi_e_abusi_airbnb_ultimatum_dall_europa_sul_rispetto_dei_consumatori-201913459/

Brevemente:

  1. Modificare il modo in cui presenta le informazioni sui prezzi a seguito di una ricerca iniziale sul proprio sito web, al fine di garantire che, quando è offerto un immobile al consumatore sia fornito il prezzo totale, comprese tutte le tasse e le tariffe obbligatorie applicabili, come servizio e pulizia, o, quando non è possibile calcolare il prezzo finale in anticipo, sia comunicato in modo chiaro al consumatore che potrebbero applicarsi altri oneri addizionali;
  2. Indicare chiaramente se l’offerta è fatta da un privato o un professionista, poiché cambiano le norme relative alla protezione dei consumatori.

Quando invece si parla di “condizioni di utilizzo”, si chiede che:

  1. Airbnb non deve indurre i consumatori ad adire un giudice di un paese diverso da quello del loro Stato membro di residenza;
  2. Airbnb non può decidere unilateralmente e senza motivazione quali clausole restano in vigore in caso di risoluzione del contratto;
  3. Airbnb non può privare i consumatori dei loro diritti fondamentali a citare un giudizio un soggetto che dà ospitalità in caso di danno personale o altri danni;
  4. Airbnb non può modificare unilateralmente le clausole e le condizioni, senza informare chiaramente i consumatori in anticipo e senza dar loro la possibilità di rescindere il contratto;
  5. Le clausole di utilizzo non possono conferire a Airbnb un potere illimitato e discrezionale di rimozione dei contenuti;
  6. La denuncia o la sospensione di un contratto da parte di Airbnb deve essere spiegata ai consumatori, disciplinata da regole chiare e non deve privare il consumatore del diritto ad un congruo indennizzo o del diritto di presentare ricorso;
  7. La politica di Airbnb in materia di materia di restituzioni e rimborsi, e la raccolta delle richieste di risarcimento devono essere chiaramente definite e non devono privare i consumatori dei loro diritti di avvalersi dei mezzi di ricorso disponibili.