C’è un bottone nuovo nel tableau per attivare un menù popup sulle prenotazioni (i come “informazioni“).
Il menù popup mostra una serie di informazioni che vi potrebbero essere utili (prezzo, componenti, etc…) e verrà integrato in futuro con altre informazioni interessanti.
Ringraziamo tutti gli utenti che ce l’hanno chiesto 🙂
Con i tempi che avanzano e la tecnologia che si sviluppa ad oltranza, sono sempre più frequenti siti web e blog con i quali le strutture ricettive si raccontano al mondo.
Ma è proprio sull’utilizzo inconsapevole di foto o immagini che bisogna prestare attenzione. La materia è infatti molto delicata ed è bene fare chiarezza, in quanto molte persone inesperte potrebbero incorrere nel rischio di violazione del copyright: le sanzioni previste dalla legge sono sia di tipo pecuniario (da €51 fino a circa €5000 di multa) sia di detenzione (prevista reclusione da 3 a 6 mesi nei casi più gravi).
Cosa intendiamo quando diciamo che un elemento è protetto da copyright?
Un’immagine, per esempio, si dice protetta da copyright quando l’autore ne possiede il diritto di sfruttamento economico o, più semplicemente, quando l’autore ha su quella immagine il diritto di paternità dell’opera.
Vuol dire cioè che quella immagine rientra nella definizione giuridica di “opera di ingegno”, ovvero è contraddistinta dal fatto di essere: 1) nuova 2) creativa 3) originale In parole semplici, non esiste nessun’altra immagine che sia simile ad essa.
Questo vuol dire che esiste una legge, la legge suldiritto d’autore, che tutela questa controversa materia giuridica.
Che uso posso fare di un’immagine coperta da copyright?
Se sei alla ricerca di fotografie e immagini per la tua struttura ricettiva, devi prestare attenzione a quello che trovi in rete e soprattutto devi fare un’attenta valutazione dell’utilizzo che vorrai farne.
Quindi per le strutture ricettive abbiamo:
Utilizzo di immagini per uso commerciale: se stai cercando foto o immagini da riutilizzare all’interno del tuo blog o sito web, è necessario ricevere l’autorizzazione dell’autore dell’opera oppure ottenere una licenza di uso comune, la licenza creative commons,attraverso la quale l’autore concede la licenza per determinati utilizzi; è utile quindi valutare e controllare se l’immagine è idonea per l’uso che intendi farne, ma ricorda di inserire sempre i crediti
Utilizzo di immagini fair use: si tratta di immagini disponibili su siti appositi come Canva, Shutterstock, Flickr, Unsplash ect… che non hanno limiti di utilizzo e per cui non è necessario citare l’autore; tuttavia potrebbero non essere completamente gratuiti.
Cosa succede quando un’immagine con copyright viene condivisa sui Social?
Sul social media le immagini mantengono un diritto di copyright ma l’autore, nel momento in cui condivide una sua opera sui social, concede automaticamente una licenza d’uso a tutti coloro che continueranno a farla circolare all’interno del social stesso. Nel momento in cui condividiamo un’opera su un social, essa rimarrà sempre vincolata al nome dell’autore stesso.
Attenzione quindi, perché questo vuol dire che il diritto di copyright non è stato perso!
Se infatti quell’immagine venisse salvata sul nostro pce divulgata poi altrove, potremmo rischiare di incorrere in una violazione. Allo stesso modo, qualunque tipo di modifica per nasconderne la proprietà, il logo, etc., non è assolutamente lecita!
Cosa posso fare per non rischiare di violare il copyright di un’immagine?
Se hai bisogno di utilizzare immagini o foto trovate in rete, è innanzitutto molto importante valutare l’utilizzo che vorrai farne in modo da capire esattamente quali tipi di immagini potrai utilizzare e quali no.
Non dimentichiamo che nel caso di fotografie realistiche, potrebbero essere presenti anche persone e volti che sono stati ritratti senza consenso e in maniera inconsapevole. Quindi al rischio di violazione del diritto di autore, si aggiungerebbe anche il rischio di violazione della privacy: è necessario per questo procedere con molta cautela perché la questione è davvero delicata.
CONSIGLIO: se hai intenzione di promuovere la tua struttura ricettiva sul web, fatti aiutare da un bravo fotografo che, oltre a realizzare delle foto professionali e ben fatte, ti eviterà di incorrere nel rischio di sanzioni!
– dalle ore 10.00 del 4 maggio 2022, procedere alla compilazione della domanda. – dalle ore 10.00 del 18 maggio 2022 inviare le domande compilate.
Rapporto sul turismo enogastronomico italiano di Roberta Garibaldi La crescita del biologico,il vino come volano del turismo, la rivincita di tutto ciò che è locale, le potenzialità dei birrifici, i musei del gusto e i patrimoni Unesco. E ancora: l’ascesa degli agriturismi, il traino di Sicilia, Campania e Puglia per il Sud, i ristoranti e il successo delle vacanze a piedi e in bicicletta.
Smartpricing è un Revenue Management* software che attraverso algoritmi intelligenti gestisce i prezzi della vostra struttura ricettiva e fa crescere il vostro fatturato anche del 30%.
Quovai adesso è integrato con Smartpricing. Se doveste essere interessati a provare il software, contattateci.
* Revenue Management: La gestione dei ricavi: è il sistema di gestione delle capacità disponibili (nel caso di un hotel, le camere) che ha come obiettivo la massimizzazione e l’ottimizzazione del volume d’affari.
FEDERAL COURT OF AUSTRALIA Australian Competition and Consumer Commission (ACCC) v Trivago N.V. (No 2) [2022] FCA 417
CASE Trivago – an online search and price comparison platform for travel accommodation – was found to contravene Australian Consumer Law during the period from December 2016 to September 2019 and was fined on 22 April 2022 $44.7 million AUS for misleading consumers.
TRIVAGO’s MISSION Trivago’s mission was to make it easy “to find the ideal hotel for the best price”. In their TV advertising, Trivago stated that they would quickly and easily identify the cheapest rates available for a hotel room responding to a consumer’s search and on their website they showed prices from a number of number of different online booking sites for a particular hotel where one price was presented in green, in a large font with a space around it (the Top Position Offer).
MISLEADING OR DECEPTIVE CONDUCT In fact, the price that appeared as the Top Position Offer was in many cases not the cheapest offer for the particular hotel room (in 66.8% of Trivago’s listings).
First, the Trivago website only displayed offers made by Online Booking Sites that had agreed to pay an amount of money – referred to as the Cost Per Click or “CPC” – to Trivago.
Secondly, unless the CPC offered to be paid by the Online Booking Site exceeded a minimum threshold set by Trivago, the offer did not appear on the Trivago website.
Thirdly, Trivago used an algorithm (the Top Position algorithm) to select the offer to appear as the Top Position Offer.
Finally, a very significant factor in determining which offer would be the Top Position Offer was the amount of the CPC to be paid by the Online Booking Site (such as booking.com, EXPEDIA, Hotels.com, AIRBNB, VRBO, etc.) to Trivago.
IMPACT A large number of consumers were affected by Trivago’s conduct. During the relevant period, there were approximately 111 million click-outs on the Trivago website. Approximately 104 million or 93% of the click-outs were on the Top Position Offer. There were approximately 57 million click-outs on a Top Position Offer for an identified hotel where the Top Position Offer was not the cheapest offer for that hotel. Trivago derived substantial revenue from its contravening conduct because it took advantage of consumers’ desire to find the best deal.
In its defence, Trivago argued that about 75% of its local revenue was eaten up by its advertising spend (which is its largest expense) and that it made “negative or very slim profit margins” on its Australian business between 2017-2020.
PENALTIES
$44.7 million AUS fine to be paid to the Commonwealth of Australia.
For a period of 5 years, Trivago must refrain from engaging in such conduct.
– Roma sold out! – Venezia e Firenze affollate! – In Liguria il turismo torna a numeri prima del Covid-19! – Cia-Agricoltori Italiani con Turismo Verde: agriturismi completi a tavola ma camere a 80%!
Corte di giustizia dell’Unione europea (CGUE) COMUNICATO STAMPA n. 60/22 Lussemburgo, 7 aprile 2022 Sentenza nella causa C-249/21
LA CAUSA B., un consumatore, ha consultato booking.com e ha deciso di riservarvi 4 camere doppie presso hotel Goldener Ankera. Dopo aver cliccato sul pulsante «prenoto», B. ha inserito i suoi dati personali, nonché i nomi delle persone che lo accompagnavano, e ha poi cliccato su un pulsante recante la dicitura «completa la prenotazione». Il giorno dell’arrivo B. non si è presentato all’hotel. L’hotel Goldener Ankera, conformemente alle sue condizioni generali, ha addebitato a B. spese di cancellazione fissando un termine di 5 giorni lavorativi per il pagamento di tale importo. B. non ha effettuato il pagamento della somma richiesta. L’hotel ha adito il Tribunale circoscrizionale di Bottrop (Germania), al fine di recuperare detto importo.
INTERPELLO CGUE Tale organo giurisdizionale chiede alla Corte di giustizia dell’Unione Europea (CGUE) se, nell’ambito di un processo di inoltro di un ordine relativo alla conclusione di un contratto a distanza con mezzi elettronici, per determinare se una formulazione presente sul pulsante di inoltro dell’ordine o su una funzione analoga, come la formulazione «conferma la prenotazione», «corrisponda» alla dicitura «ordine con obbligo di pagare», occorra basarsi sulla sola dicitura riportata su tale pulsante oppure se occorra anche prendere in considerazione le circostanze che accompagnano il processo di inoltro di un ordine.
SENTENZACGUE Nella sentenza, la CGUE ricorda che, secondo la direttiva 2011/83 1, quando un contratto a distanza è concluso con mezzi elettronici mediante un processo di inoltro di un ordine e comporta un obbligo di pagare a carico del consumatore, il professionista deve, da un lato, fornire a tale consumatore, direttamente prima dell’inoltro dell’ordine, le informazioni essenziali relative al contratto e, dall’altro, informare espressamente detto consumatore che, inoltrando l’ordine, quest’ultimo è tenuto all’obbligo di pagare. Per quanto riguarda quest’ultimo obbligo emerge che il pulsante di inoltro dell’ordine o la funzione analoga devono riportare una dicitura facilmente leggibile ed inequivocabile indicante che il fatto di inoltrare l’ordine implica l’obbligo, per il consumatore, di pagare il professionista.
OBBLIGO SUL GIUDICE DEL RINVIO Il giudice del rinvio dovrà verificare se il termine «prenotazione» sia, in lingua tedesca, tanto nel linguaggio corrente quanto nella mente del consumatore medio, normalmente informato e ragionevolmente attento e avveduto, necessariamente e sistematicamente associato al sorgere di un obbligo di pagare. Nell’ipotesi negativa, sarebbe necessario constatare il carattere equivoco dell’espressione «conferma la prenotazione», sicché tale espressione non potrebbe essere considerata una formulazione corrispondente alla dicitura «ordine con obbligo di pagare», di cui alla direttiva 2011/83.
RESTA DA VEDERE Considerato che il giudice che ha interpellato la CGUE dubitava che la dicitura fosse chiara, è possibile che l’hotel non avrà modo di recuperare l’addebito dal consumatore B. e che il consumatore B. avesse ragione!
Rimaniamo in attesa della decisione del giudice nazionale per vedere come si risolverà la causa conformemente alla decisione della CGUE.
The Lovely Places Il Ministero del Turismo, insieme all’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO), ha sostenuto la Segreteria di Stato per il Turismo della Repubblica di San Marino nella realizzazione del progetto “The Lovely Places” (visita il sito dedicato qui). Il nuovo marchio extraterritoriale, sviluppato all’interno del “Progetto di sviluppo del turismo sostenibile” del Tavolo Territoriale per il Turismo (TTT), ha visto lo sforzo congiunto delle Regioni Emilia-Romagna e Marche, 116 Comuni e i 9 Castelli sammarinesi. L’ambizioso progetto punta a creare una rete in grado di coordinare un’offerta turistica capace di valorizzare le comuni eccellenze di un territorio vasto, unico e ricco di opportunità, con un approccio innovativo che consenta di condividere valori e ideali in linea con le indicazioni delle organizzazioni internazionali.
Money.it Alla Bit 2022: Turismo sostenibile in Italia, i percorsi e le idee Esempi: – La Toscana lavora alla mappatura completa dei percorsi in bici, sarà pronta fra luglio e settembre, con tutti i 18mila km di percorso. – La Regione Veneto intende promuovere un del turismo esperienziale e slow legato al patrimonio delle vie di navigazione. – Regione Lazio sta puntando a dare evidenza ai cammini: oltre alla via Francigena che tutti conoscono si sta promuovendo la via Francigena del Sud, che porta in direzione della Terra Santa, i cammini di San Francesco e San Benedetto.